Inbound Marketing per il vino: il Blog e introduzione alla Lead Generation
Abbiamo già parlato dell’importanza del blog nel nostro sito web in ottica di SEO e soprattutto dell’importanza dei contenuti all’interno di esso. In questo articolo vedremo come effettivamente ottimizzare un contenuto per portarci più vicini all’utente, al cliente ideale, la buyer persona.
Innanzitutto, cosa intendiamo quando parliamo di blogging?
Ci riferiamo allo sviluppo e alla pubblicazione di contenuti sul proprio blog. Se ci riferiamo ai contenuti scritti da un’impresa, parliamo di business blogging.
I contenuti saranno il pretesto migliore per avviare il processo di lead generation (il processo di raccolta dei dati di contatto degli utenti). Ma, prima di entrare nel vino… ehm, nel VIVO del discorso, è opportuno capire la posizione di blog e lead generation all’interno del customer journey.
Le fasi del customer journey (viaggio del cliente: spiegato qui) coperte dal blog e dal processo di lead generation sono 2: la fase di attract (attrazione) e la fase di convert (conversione).
Le due fasi includono rispettivamente attività volte all'attrazione dell'utente dai canali web al nostro sito (fase attract) e alla sua conversione da utente a contatto (fase convert), con il rilascio dei suoi dati (su tutti nome e email).
Ora vediamo effettivamente come ottimizzare un blog (e i suoi contenuti) per ottenere risultati in termini di contatti raccolti.
Blog
Il blog ha l’obiettivo primario di generare un rapporto di fiducia tra la tua impresa e gli utenti.
Ci sono 5 punti essenziali per la costituzione di un blog - con contenuti - di successo:
Argomento e titolo
Formato e ottimizzazione
Promozione di offerte sul blog
Promozione del blog
Analisi delle prestazioni del blog
1. Argomento e titolo
L’argomento e il titolo di un contenuto del tuo blog post devono essere strettamente correlati sia alle parole chiave emerse dalle tue ricerche che al tuo mercato in genere.
Non fare l’errore di molti: non parlare solamente di te stesso e di quanto sia buono il tuo vino. Parla del tuo universo (che comprende anche la tua azienda), dei vigneti, degli innesti, delle potature ma anche dello svago, delle situazioni di consumo del vino e dell’edonismo legato ad esso.
Poniti domande come:
Quali sono le domande più comuni nel mio settore?
Cosa vuoi che sappiano gli utenti del mio mercato?
Di cosa parlano i blogger di settore? E i competitor?
È molto importante che per ogni argomento/topic tu riesca a produrre più contenuti seguendo il buyer’s journey. In questo modo potrai far emergere più aspetti dell'argomento che andrai ad analizzare e allo stesso tempo potrai condurre il tuo utente a scegliere il tuo prodotto, o meglio, a continuare a sceglierlo (in ottica di fidelizzazione).
Ad esempio, se nel nostro caso un’azienda vitivinicola avesse selezionato tra i topic per i suoi contenuti “scegliere il vino”, potrebbe partire da questo argomento per scrivere un numero alto di articoli.
Pensa alla scelta del vino legata alle varie occasioni di consumo: aperitivo, pranzo, cena, compleanni, festeggiamenti, occasioni speciali.
Pensa alla scelta del vino nel momento in cui si tratta di acquistarlo: informazioni in etichetta, corrispondenza tra ricerca di aromi e vitigni da ricercare.
Pensa agli abbinamenti: ingredienti, piatti, vino e tecnica di abbinamento.
Come vedi, dietro alla sola tematica della scelta del vino ce ne sarebbe da scrivere…
Quando ti trovi a dover scegliere quali contenuti far corrispondere all’argomento del post, disegna uno schema come il seguente e se non hai tante idee, cerca su Answer the public o Soovle.
Una volta chiarite queste questioni, puoi buttarti sulla produzione del tuo contenuto, partendo dal titolo.
Cerca di essere molto chiaro sul valore del post: l’utente deve poter capire a prima lettura di che cosa si andrà a parlare. Ad esempio:
“3 Caratteristiche principali del Sangiovese dei colli pesaresi”
Se riesci, cerca di mantenere il titolo in una lunghezza compresa tra i 50 e i 70 caratteri così da evitare che nelle SERP (le pagine di risultato dei motori di ricerca) il titolo venga tagliato come qui sotto.
2. Formato e ottimizzazione
Cerca di ricordare sempre questo: i contenuti che scriverai dovranno essere quanto più possibile leggeri nel formato e quanto più possibile ricchi nel valore.
Tutte le pratiche tradizionali di forma applicate soprattutto nella stesura di documenti e pezzi di letteratura non sono efficaci per chi produce contenuti seguendo la metodologia inbound.
Tra le buone pratiche che dovresti applicare:
Non giustificare il testo
Poni uno spazio (uno spazio bianco) tra porzioni di testo ogni 250/350 caratteri
Utilizza elenchi puntati e numerati per strutturare il pensiero
Utilizza grassetto e corsivo per dare rilevanza differente ad alcune parti di testo (ma non il sottolineato, che può confondersi con i link)
Inserisci immagini che spezzino il testo e contestualizzino il contenuto
Queste best practice hanno l’obiettivo di evitare un impegno troppo elevato per la lettura di un testo scritto. In questo modo sarà possibile valorizzare ancor più il contenuto (un articolo o un eBook) e le informazioni che stai veicolando.
Se pensi alle regole imposte nella stesura di una tesi di laurea o al semplice testo di un libro, sarai d’accordo con noi se affermiamo che non aiutano molto a rendere leggero il formato.
Non per niente, in riferimento ai contenuti, in gergo si utilizza il verbo digerire e, specialmente, negli USA le parole content e digest (come digestible - digeribile -) hanno assunto lo stesso significato.
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3. Promozione di offerte sul blog
Tieni sempre a mente il customer journey, ogni fase vede determinate attività dedicate.
In questo caso, se i contenuti sul blog servono ad attrarre utenti sul sito, ci deve essere qualcos’altro che deve portarli ad avvicinarsi maggiormente all’impresa.
Parliamo di offerte di contenuto che siano nascoste, o meglio, non accessibili direttamente ma ottenibili soltanto attraverso la cessione dei dati di contatto da parte dell’utente.
Il processo si chiama Lead Generation. Ora ti basti sapere che per sviluppare un blog di successo è necessario legare ai contenuti naturalmente presenti sul blog un’offerta di contenuto scaricabile.
Ciò che indica la promozione di un’offerta è la presenza di una call to action - CTA che indicherà all’utente la possibilità di scaricare un contenuto nascosto (un eBook, un’infografica, un catalogo e così via…) o di contattare direttamente l’impresa (ad esempio per chiedere informazioni più dettagliate sui prodotti, sui costi ecc.).
Le CTA non hanno sempre la stessa forma: la più classica è la call to action a forma di bottone ma di fatto la CTA è un invito a svolgere un’azione quindi può anche assumere la forma di un semplice link che ti invita a cliccarci su.
Non esiste un luogo universalmente valido per l’inserimento della call to action: HubSpot consiglia l’inserimento della CTA nella sidebar (la sezione laterale della pagina), in fondo ad ogni articolo e tra un paragrafo e l’altro dei contenuti.
L’obiettivo è di fare in modo che l’utente trovi meno attrito possibile nello svolgere le sue attività informative, al fine di massimizzare le opportunità di chiudere vendite e fidelizzare l’utente.
Posizionare le CTA e le offerte di contenuto in più aree della pagina ci può aiutare ad avere più opportunità di generazione di nuovi contatti (lead generation).
Se ti stai chiedendo quali possono essere le offerte di contenuto ideali per il mercato vitivinicolo, eccoti accontentato:
eBook sui vitigni tradizionali allevati nella tua zona di produzione
Infografica sull’andamento delle ultime 3 annate
eBook sui sistemi di allevamento della vite e sui loro pro/contro
piccola guida sulla potatura e la sua importanza
E ti assicuriamo che potremmo continuare, le idee non ci mancano.
4. Promozione del blog
Se per convertire i visitatori nel nostro sito web è necessario utilizzare le call to action, prima di questo bisogna fare in modo che gli utenti arrivino con facilità sui contenuti del nostro sito web.
Tra le buone pratiche per la promozione del blog e dei suoi contenuti troviamo:
Porre il blog tra le prime pagine in ordine sul menù di navigazione del sito
Metti in evidenza gli ultimi articoli sulla home page del sito
Metti i tasti di social share sulle pagine del blog (puoi usare Addthis)
Distribuisci i contenuti del blog (o la pagina del blog stesso) via mail
5. Analisi delle prestazioni del blog
La tematica delle analitiche è sempre molto delicata. Nelle aziende con un marketing forte, il controllo delle metriche è affidato a figure specializzate che dall’analisi dei dati forniscono indicazioni sulla direzione da prendere per migliorare le prestazioni.
Per ora non fare caso al numero di condivisioni dell’articolo sui social media, al numero di click sulle CTA e concentrati sulle metriche che riguardano il numero di visualizzazioni dei contenuti e valuta il numero di utenti portato al sito web grazie ai contenuti del blog.
Valuta il blog come un canale nella sua interezza.
Per accedere a queste metriche accedi a Google Analytics e nella dashboard principale potrai vedere quali sono le pagine più visualizzate del tuo sito web.
Scopri come installare Google Analytics sul tuo sito web.
Oltre a questo, in questa guida gratuita troverai metodologie e consigli per sviluppare una strategia efficace di marketing dedicata al settore agroalimentare. Tutto questo con strumenti a costo zero o a bassissimo costo.
Per informazioni più dettagliate puoi invece accedere nella sezione comportamento > contenuti > tutte le pagine
Dopo aver valutato il blog nella sua interezza, potresti affidarti ad HubSpot e al suo CRM per valutare, insieme ai tuoi commerciali, quali pagine sono state visitate da un utente che ha lasciato i suoi dati.